DDL DI BILANCIO 2023: REGIME FORFETTARIO FINO A 85MILA EURO E FLAT TAX INCREMENTALE
2022-12-06 BLuStudio
Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023, approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata del 21 novembre 2022, introduce importanti novità in tema di regime forfettario , estendendo i limiti di accesso a 85.000 euro e prevedendo una soglia di uscita immediata a 100.000 euro.
Attualmente possono accedere al regime forfettario di cui all'art. 1, commi da 54 a 89 della Legge 190 del 2014 le partite IVA persone fisiche, titolari di reddito di impresa, arte e professione, che nell'anno precedente hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 65.000 Euro. Il DDL estende tale soglia a 85.000 Euro a partire dal 1° gennaio 2023.
L'aumento della soglia di accesso è soggetto ad autorizzazione comunitaria, elemento su cui il governo, nelle scorse settimane, ha comunicato di aver avviato il relativo iter autorizzativo.
Il disegno di legge introduce una nuova soglia di esclusione immediata , per coloro i quali, nel corso dell'anno, superino i 100.000 euro di fatturato: al superamento di tale soglia, è previsto il ritorno immediato al regime di tassazione ordinaria, sia in termini di aliquota IRPEF progressiva, sia in relazione ai correlati adempimenti fiscali, oltre a comportare l'assoggettamento ad IRAP e IVA (quest'ultima, si ritiene, dal momento dell'effettivo superamento).
Si ricorda che nell'attuale regime, il superamento della soglia dei 65mila euro comporta il transito al regime ordinario a partire dall'anno successivo a quello nel corso del quale la soglia viene superata, e non è presente alcuna clausola di decadenza immediata in corso d'anno. Il DDL di bilancio corregge quindi una lacuna presente sin dall'origine, e mai affrontata, che permetteva di mantenere l'aliquota ridotta qualsiasi fosse l'importo dei ricavi realizzati nell'anno di superamento della soglia.
Il disegno di legge introduce, inoltre, una novità assoluta: la c.d. Flat Tax incrementale per i lavoratori autonomi con redditi fino a 40.000 euro che non aderiscono al regime forfettario. In particolare, gli aumenti di reddito ritenuti significativi (superiori al 5%) saranno assoggettati ad aliquota fissa pari al 15%. Il confronto dovrà essere operato tra il reddito conseguito nel periodo d'imposta e il maggiore di quelli conseguiti nei tre periodi di imposta precedenti.
Lo "sconto" di imposta sul reddito incrementale può arrivare anche a 20 punti percentuali per i redditi compresi tra 28mila e 40mila euro, dove l'aliquota marginale IRPEF si attesta al 35%. Non è ancora chiaro se la tassazione forfettaria sull'extra reddito sarà facoltativa ovvero obbligatoria, così come restano da disciplinare e da chiarire taluni aspetti rilevanti in merito al funzionamento del nuovo istituto, per i quali sarà necessario attendere i primi mesi del prossimo anno.
Attualmente possono accedere al regime forfettario di cui all'art. 1, commi da 54 a 89 della Legge 190 del 2014 le partite IVA persone fisiche, titolari di reddito di impresa, arte e professione, che nell'anno precedente hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 65.000 Euro. Il DDL estende tale soglia a 85.000 Euro a partire dal 1° gennaio 2023.
L'aumento della soglia di accesso è soggetto ad autorizzazione comunitaria, elemento su cui il governo, nelle scorse settimane, ha comunicato di aver avviato il relativo iter autorizzativo.
Il disegno di legge introduce una nuova soglia di esclusione immediata , per coloro i quali, nel corso dell'anno, superino i 100.000 euro di fatturato: al superamento di tale soglia, è previsto il ritorno immediato al regime di tassazione ordinaria, sia in termini di aliquota IRPEF progressiva, sia in relazione ai correlati adempimenti fiscali, oltre a comportare l'assoggettamento ad IRAP e IVA (quest'ultima, si ritiene, dal momento dell'effettivo superamento).
Si ricorda che nell'attuale regime, il superamento della soglia dei 65mila euro comporta il transito al regime ordinario a partire dall'anno successivo a quello nel corso del quale la soglia viene superata, e non è presente alcuna clausola di decadenza immediata in corso d'anno. Il DDL di bilancio corregge quindi una lacuna presente sin dall'origine, e mai affrontata, che permetteva di mantenere l'aliquota ridotta qualsiasi fosse l'importo dei ricavi realizzati nell'anno di superamento della soglia.
La nuova Flat Tax Incrementale
Il disegno di legge introduce, inoltre, una novità assoluta: la c.d. Flat Tax incrementale per i lavoratori autonomi con redditi fino a 40.000 euro che non aderiscono al regime forfettario. In particolare, gli aumenti di reddito ritenuti significativi (superiori al 5%) saranno assoggettati ad aliquota fissa pari al 15%. Il confronto dovrà essere operato tra il reddito conseguito nel periodo d'imposta e il maggiore di quelli conseguiti nei tre periodi di imposta precedenti.
Lo "sconto" di imposta sul reddito incrementale può arrivare anche a 20 punti percentuali per i redditi compresi tra 28mila e 40mila euro, dove l'aliquota marginale IRPEF si attesta al 35%. Non è ancora chiaro se la tassazione forfettaria sull'extra reddito sarà facoltativa ovvero obbligatoria, così come restano da disciplinare e da chiarire taluni aspetti rilevanti in merito al funzionamento del nuovo istituto, per i quali sarà necessario attendere i primi mesi del prossimo anno.